mercoledì 21 ottobre 2009

La carrozza

Tratto da Frammenti (pag. 104)....:


"L'uomo è un organizzazione complessa. E' formato di 4 parti che possono essere collegate, non collegate o mal collegate. La carrozza è attaccata al calvallo per mezzo delle stanghe, il cavallo al cocchiere per mezzo delle redini, il cocchiere al suo padrone per mezzo della voce di lui. Ma il cocchiere deve udire e comprendere la voce del padrone , deve sapere come si guida; e il cavallo deve essere addestrato a obbedire alle redini. Per quanto riguarda la relazione del cavallo con la carrozza, esso deve essere attaccato nel modo giusto. Così, tra le 4 parti di questa complessa organizzazione esistono tre collegamenti, tre lagami. Se uno solo di essi presenta qualche difetto, l'insieme non può comportarsi come un tutt'uno...(......).....
Il lavoro su disè deve cominciare dal cocchiere. Il cocchiere è l'intelletto. Al fine di poter intendere la voce del padrone, il cocchiere innanzitutto non deve essere addormentato, deve svegliarsi. Può anche darsi che il padrone parli una lingua che il cocchiere non capisce. Il cocchiere deve imparare questa lingua. Quando l'avrà imparata capirà il suo padrone. Ma questo non basta, deve anche imparare a guidare il cavallo, ad attaccarlo a nutrirlo, a curarlo, a tenere in efficienza la carrozza, perchè non gli servirebbe a nulla capire il padrone se poi non fosse in grado di fare qualcosa.Il padrone dà l'ordine di partire, ma il cocchiere è incapace di partire perchè il cavallo non è stato nutrito, non è stato attaccato ed egli stesso non sa dove sono le redini. Il cavallo sono le nostre emozioni, la carrozza è il corpo. L'intelletto deve imparare a comandare le emozioni. Le emozioni trascinano sempre il corpo. E' in questo ordine che deve essere condotto il lavoro su di sè. Ma notate bene: il lavoro "sui corpi", ossia sul cocchiere, il cavallo e la carrozza è una cosa; il lavoro sui "legami", cioè sulla "comprensione del cocchiere" che lo unisce al suo padrone, sulle "redini" che lo uniscono al cavallo, sulle "stanghe" e le "bardature" che uniscono la carrozza al cavallo è tutt'altra cosa.

Accade qualche volta che i corpo siano buoni e in ordine, ma che i "legami" non si producano. A cosa serve allora l'insieme di tutta questa organizzazione? Come succede per i corpi non sviluppati, la totalità dell'organizzazione è allora inevitabilmente comandata dal basso, ossia nin dalla volontà del padrone, ma in modo accidentale"

La Via N 4

Secondo me queste pagine sono la base di qualsiasi lavoro interiore.

LaQuarta Via non richiede che ci si ritiri dal mondo, non esige la rinuncia a
tutto ciò che formava la nostra vita. Essa comincia molto più lontano che non
la via dello yogi. Ciò significa che bisogna essere preparati per impegnarsi
sulla quarta via e che questa preparazione deve essere acquisita nella vita
ordinaria, deve essere molto seria e abbracciare parecchi aspetti differenti.
Inoltre un uomo che vuole seguire la quarta via deve riunire nella sua vita
condizioni favorevoli al lavoro, o che in ogni caso non lo rendano impossibile. Infatti bisogna convincersi che sia nella vita esteriore che
nella vita interiore di un uomo, certe condizioni possono costituire per la
quarta via barriere insormontabili. Aggiungiamo che questa via, contrariamente
a quella del fachiro, del monaco e dello yogi, non ha una forma definita.
Prima di tutto essa deve "essere trovata". E' la prima prova. Ed è la più
difficile, poichè la quarta via è ben lontana dall' essere conosciuta quanto
le altre tre vie tradizionali. Tuttavia l'inizio della quarta via + ben più
facile dellìinizio della via del fachiro, del monaco e dello yogi. E'
possibile seguire la quarta via e lavorare su du essa rimanendo nelle
condizioni abituali di vita e continuando il lavoro usuale, senza rompere le
relazioni che si avevano con la gente, senza abbandonare nulla. Anzi le
condizioni di vita nelle quali un uomo si trova quando inizia il lavoro sono
le MIGLIORI POSSIBILI per lui, per lo meno all'inizio. Infatti quelle
condizioni gli sono naturali. Esse "sono quell'uomo stesso", poichè la vita di
un uomo e le sue condizioni corrispondono a ciò che egli è. La vita le ha
create sulla sua misura. La vita le ha create sulla sua misura; di conseguenza
ogni altra condizione sarebbe artificiale e il lavoro non potrebbe toccare
contemporaneamente tutti i lati del suo essere.
Così la quarta via tocca tutti i late dell'essere umano simultaneamente (intellettuale, motorio,emozionale n.d.r.)..........
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> (.........)
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La quarta via differisce dalle altre in quanto la sua principale richiesta è una richiesta di comprensione....(.....) più un uomo comprenderà quello che fa , più i
risultati dei suoi sforzi saranno validi. E' un principio fondamentale della quarta via."

Tratto da Frammenti di un insegnamento sconosciuto